LA MISURA ERA STATA APPROVATA NELL’AMBITO DEL DECRETO RILANCIO DELLO SCORSO ANNO, E ADESSO È UFFICIALMENTE OPERATIVO: NASCE IL FONDO PER LA SALVAGUARDIA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE, E A GESTIRLO È L’ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO
La notizia risale allo scorso anno quando, nell’ambito del Decreto Rilancio, era stato approvato il Fondo Cultura, che prevede “una dotazione iniziale di 100 milioni di euro (2020-2021), finalizzato a promuovere investimenti in favore del patrimonio culturale materiale e immateriale e aperto alla partecipazione di soggetti privati. L’istruttoria e la gestione delle operazioni”, spiegava l’allora Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, “vedrà coinvolta Cassa Depositi e Prestiti, mentre una quota del fondo potrà essere gestita dall’Istituto per il Credito Sportivo a garanzia di contributi in conto interessi e mutui per interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale”. Adesso l’operatività del Fondo per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale è ufficiale, e a gestirlo è l’Istituto per il Credito Sportivo, banca pubblica italiana che sostiene lo sport e la cultura (dal 1957 l’Istituto ha finanziato il 75% degli impianti sportivi italiani), come annunciato su Facebook da Andrea Abodi, presidente dell’Istituto (e in odore di candidatura per il Campidoglio a Roma): “inizia una nuova stagione per la Cultura del nostro Paese: diventa operativo il Fondo per la valorizzazione del Patrimonio Culturale pubblico e privato, materiale e immateriale, che il Ministero della Cultura ha affidato all’Istituto per il Credito Sportivo. Nasce una nuova generazione di opportunità: finanziamenti assistiti da garanzie e contributi in conto interessi ICS, la fabbrica della fiducia!”.
IL FONDO CULTURA DELL’ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO. COME FUNZIONA
Sono due i comparti di interesse del Fondo, ovvero Salvaguardia e Valorizzazione, ognuno dei quali ha una dotazione pari a 10 milioni di euro che sarà alimentata di altri 10 milioni nel corso del 2021. Fondi, questi, che consentiranno di “agevolare l’accesso al credito e la riduzione del costo di oltre 100 milioni di euro di finanziamenti bancari destinati a Enti territoriali e imprese del mondo culturale”, spiega una nota dell’ICS. “Interventi, iniziative e attività di tutela, protezione, conservazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, da oggi possono usufruire di un’adeguata strumentazione di supporto per il rilancio del settore culturale, duramente colpito dalla crisi indotta dalla pandemia”. Insomma se avete dei progetti culturali da lanciare (o da sostenere) e avete bisogno di prestiti bancari qui potrebbe essere meno complesso averli.
FONDO PER LA SALVAGUARDIA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIIO CULTURALE. LA COMMISSIONE
I comparti per la concessione delle garanzie e dei contributi in conto interessi in cui si articola il Fondo sono stati attivati con l’insediamento della Commissione tecnica di valutazione, presieduta da Andrea Cancellato e della quale fanno parte anche Lorenza Bonaccorsi ed Eduardo Gugliotta, oltre al Presidente Abodi. La Commissione avrà il compito di valutare l’ammissibilità preliminare degli interventi alle agevolazioni del Fondo. Sostegno finanziario sì, ma non indiscriminato.