Il Comune stanzia 665mila euro per arginare i problemi dati dalla pandemia: "Contributi per le tasse universitarie, fondi per la cultura"
Defiscalizzazione e contribuzione: le due parole chiave per ‘Carpi Riparte’ lo slogan che accompagna una serie di interventi che saranno messi in campo dall’amministrazione comunale per venire incontro alle esigenze di tanti ambiti della comunità messi in difficoltà dalla pandemia. Ieri mattina il sindaco Alberto Bellelli e dall’Assessore al Bilancio, Mariella Lugli, hanno illustrato la delibera approvata in Giunta con cui si dispone la destinazione al riguardo di una cifra consistente: 665mila euro. Sotto l’aspetto dei contributi, spicca una assoluta novità per Carpi e della quale non risultano precedenti in altri Comuni: un bando da 100mila euro per gli studenti universitari, o interessati a corsi di alta formazione, per aiutare le famiglie a pagare le tasse d’iscrizione, "considerato che molti studenti prima per autofinanziarsi facevano lavoretti occasionali impediti ora dalle chiusure dell’ultimo anno – spiega il primo cittadino -. Perché nessuno deve restare in dietro causa l’emergenza". Un altro bando (in uscita entro questo mese), di 40mila euro, è rivolto alle attività culturali promosse dall’associazionismo culturale cittadino. Ammonta a 15mila euro il contributo destinato "alle associazioni di volontariato che dall’anno scorso provvedono all’attività di consegna a domicilio di medicinali e farmaci – prosegue l’assessore Lugli – e che abbiamo denominato ‘Croce Blu’ dal nome dell’ente capofila di questa rete virtuosa ancora così preziosa". Altro sostegno è quello di un contributo di 60mila euro per l’avvio di un "‘emporio solidale partecipato’, mediante un’apposita start-up che vede coinvolto anche il Terzo Settore e che sorgerà in un immobile lungo la tangenziale, in zona ‘Biscione’. Un progetto – chiosa il sindaco – rivolto non solo alle famiglie più in difficoltà ma aperto a tutta la comunità che potrà recarsi lì a fare la spesa contribuendo in questo modo all’autofinanziamento". Sotto l’aspetto della defiscalizzazione invece, sono due i tributi individuati: Cosap (occupazione suolo pubblico) e Tari (rifiuti). Nel primo caso sono previsti 170mila euro di alleggerimento per tutto il 2021 della Cosap non solo per i pubblici esercizi, ma per tutte le attività commerciali che utilizzino suolo pubblico, dalle edicole ai chioschi agli spettacoli viaggianti ai mercati . Altri 280 mila euro verranno messi a disposizione in forma di sgravi sulla parte fissa e variabile della Tari: due le ‘platee’ individuate. 180 mila euro per le attività che documentino situazioni di particolare difficoltà a causa della pandemia; altri 100 mila euro, la ‘Tari sociale’ come è stata definita dal sindaco, per le famiglie entro limiti Isee che fanno prevedere una platea di 2 mila utenze.