Sono stati pubblicati sul sito dell’Agenzia per la Coesione territoriale gli avvisi per gli Enti operanti nel Terzo Settore per il contrasto alla povertà educativa. Si tratta di un’azione prevista dal Piano Sud 2030, la cui attuazione è affidata all’Agenzia stessa.
I progetti proposti dovranno essere attuati in luoghi circoscritti delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) o delle regioni Lombardia e Veneto (in quanto più colpite dalla pandemia), caratterizzati da disagio socio-economico e difficoltà nell’accesso, adeguata fruizione o permanenza in percorsi educativi di minori, per motivi di contesto sociale, familiare e fragilità individuale.
Le proposte dovranno essere formulate da partnership costituite e coordinate da Enti del Terzo Settore (ETS), anche insieme ad altri ETS e soggetti pubblici, che abbiano capacità e esperienza in tale ambito di intervento sociale e radicati nella comunità di riferimento in cui gli interventi si realizzeranno.
È previsto un contributo minimo di 250.000 euro ed uno massimo di 500.000 per ciascun progetto, ai quali si aggiunge un contributo privato pari ad un minimo del 5% del costo del progetto.
Gli interventi socio educativi proposti dovranno rientrare in uno solo dei tre ambiti distinti per fascia di età (0-6 anni; 5-14 anni; 11 – 17 anni).
La durata dei progetti non potrà essere inferiore a 24 mesi né superiore a 48 mesi dalla data di concessione del contributo.