Attraverso il sostegno al diversificato e ricco panorama del Terzo Settore del territorio, la Fondazione ha supportato negli anni la creazione di benessere, coesione sociale, sviluppo nonché di nuove e maggiori opportunità per la comunità di riferimento.
Questi importanti risultati sono messi fortemente a rischio dal perdurare dell’emergenza sanitaria. Gli enti si trovano ad affrontare una situazione di grande incertezza, dovuta alla modifica e all’interruzione delle attività, al mutato contesto operativo, alla impossibilità di effettuare previsioni, anche a breve termine, su ipotesi e scenari futuri, con l’aggravante di una situazione economico-finanziaria di estrema crisi.
La comunità forlivese, nei vari ambiti di intervento e già all’inizio della pandemia, si è attivata con grande tempestività, riorganizzando – ove possibile – attività e servizi e sostenendo costi straordinari. Ma molte organizzazioni del Terzo Settore rischiano di non riuscire più ad affrontare mesi di operatività limitata o addirittura interrotta: ciò significherebbe perdere relazioni, competenze, ma soprattutto persone, che nel tempo hanno costruito sul territorio una infrastruttura sociale indispensabile – ora più che mai – per la creazione di valori e benessere per la comunità.
Gli obiettivi e le linee guida
Con questo bando la Fondazione vuole testimoniare ancora una volta la vicinanza e il supporto alla comunità di riferimento per superare questa fase di profonda crisi, contribuendo a preservare le molteplici attività e servizi sul territorio, favorendo una ripresa inclusiva e sostenibile degli enti, con l’obiettivo ultimo di ri- generare e ri-costruire nuovo valore sociale.
Come per le precedenti annualità, le proposte progettuali che verranno presentate nell’ambito di questo bando non riguardano un determinato settore né vi sono particolari vincoli con riguardo alle attività, iniziative o interventi oggetto della richiesta di contributo, anche in considerazione delle singole specificità degli enti e dell’attuale contesto. Tuttavia, come sino a qui sottolineato, l’attenzione della Fondazione è rivolta in particolare a sostenere le realtà del territorio in questo difficile momento; trasversalmente ai settori di intervento della Fondazione, si possono evidenziare 3 parole chiave:
- Adattamento: azioni e interventi finalizzati ad adeguare l’operatività dell’ente al nuovo quadro di riferimento. Può trattarsi di interventi su spazi, allestimenti, attrezzature, materiali, che consentano la riorganizzazione e il rinnovamento delle attività: oltre al necessario adeguamento alle disposizioni legislative in termini di sicurezza, l’obiettivo è dare nuova fiducia e nuova serenità sia agli enti sia ai beneficiari affinché vengano preservate le relazioni sin qui costruite;
- Relazioni: parole come “isolamento” e “distanza” hanno assunto una nuova accezione a seguito della pandemia. E’ opportuno ri-pensare alle modalità di partecipazione e di coinvolgimento, sia all’interno degli stessi enti, sia rispetto ai fruitori delle attività: la minor propensione di questi ultimi, infatti, può derivare sia da una perdita di fiducia che da una peggioramento delle condizioni di disagio o fragilità, anche economiche. In questo contesto, lavorare sugli aspetti della comunicazione e della promozione per gli enti appare un obiettivo significativo, per salvaguardare il patrimonio relazionale sin qui costruito e creare nuove motivazioni e nuovi legami nella comunità;
- Innovazione: nel sottolineare più volte l’importanza di ri-generare valore sociale, si intende evidenziare l’importanza di rinnovare e innovare non solo le attività, ma anche i modelli di gestione e organizzazione degli enti. In questo scenario, l’aspetto tecnico diventa imprescindibile: nuove tecnologie, connettività, strumenti social sono indispensabili per ripensare l’operatività.
Anche con riferimento alle macro aree di intervento definite nel Programma Pluriennale di Attività 2021- 2023 possono essere evidenziati alcuni elementi ritenuti di particolare rilevanza nella presentazione della proposta progettuale:
- Area Cultura: l’interruzione delle attività dei luoghi di cultura, l’impossibilità di realizzare iniziative di promozione, produzione e valorizzazione culturale nonché formative ed educative ha inciso profondamente sulla sostenibilità dell’offerta e sul coinvolgimento della comunità. E’ necessario dunque pensare a nuove forme di partecipazione, innanzitutto in un’ottica di prossimità, con particolare attenzione alle nuove generazioni, alle fasce di popolazione caratterizzate da maggiore fragilità economico-sociale e ai Comuni periferici. Significativa sarà inoltre la progettazione che, rispetto all’attuale scenario: proponga attività basate su nuove o ripensate modalità di gestione e fruizione, ad esempio anche facendo ricorso alle nuove tecnologie; favorisca il ricambio generazionale all’interno degli enti coinvolti, anche avvicinando nuovi giovani volontari; valorizzi le collaborazioni tra più enti, in grado di generare non solo eventuali economie di scopo o di scala, ma nuovo valore per tutte le organizzazioni coinvolte;
- Area Sviluppo: la profonda crisi economica, il crollo dei consumi, la limitata possibilità di circolazione di persone e beni, stanno avendo forti ripercussioni anche a livello sociale, amplificando diseguaglianze e fragilità. Appare dunque necessario potenziare la capacità progettuale attraverso una visione strategica del territorio, a partire dall’ambito della ricerca scientifica e tecnologica, che svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo di progetti che si caratterizzano per una visione innovativa dei territori, con un reale impatto sul tessuto economico, sociale e culturale. Lavoro, servizi, rigenerazione e riqualificazione degli spazi (urbani e periferici), infrastrutture, politiche abitative, promozione del territorio, attivazione di finanziamenti a livello regionale, nazionale e comunitario, collaborazione tra territori, appaiono elementi centrali in un quadro di sviluppo sostenibile delle comunità, di rigenerazione dell’ambiente e delle identità locali.
- Area Servizi alla persona: bambini, ragazzi, giovani, persone con disabilità e anziani sono stati i primi a risentire degli effetti prodotti dalla pandemia. L’intero spettro dei servizi socio-sanitari ha subìto interruzioni e sospensioni, mettendo a rischio un tessuto sociale sapientemente costruito a piccoli passi; anche gli stessi adeguamenti alle disposizioni normative e la riprogettazione delle attività in conseguenza del nuovo contesto hanno richiesto un enorme sforzo a tutte le organizzazioni. Appare opportuno innanzitutto combattere l’isolamento sociale, che colpisce indistintamente tutte le fasce di età: non si tratta semplicemente di maggiori necessità di cura e di accudimento, ma del bisogno di relazioni e socialità, che devono essere rigenerati anche in un’ottica di sostegno alle autonomie possibili e di costruzione di nuovi percorsi di vita. Rispetto ai giovani, si ritiene che proprio l’attuale contesto possa costituire una nuova opportunità di incontro con il mondo del volontariato: coinvolgere i giovani come protagonisti dei progetti ma anche come attori proattivi nelle stesse organizzazioni. I giovani potranno offrire alle organizzazioni attitudini, energie e creatività, mentre le organizzazioni potranno mettere a disposizione un ineguagliabile bagaglio formativo, in termini di impegno, solidarietà, reciprocità e soft skills.
Enti (e reti) proponenti
Sono destinatari del bando gli enti descritti all’articolo 10 del Regolamento dell’attività istituzionale della Fondazione.
L’ente richiedente (o capofila) deve essere di norma costituito da almeno 2 anni alla data di presentazione della richiesta al fine di garantire le necessarie caratteristiche di solidità e continuità operativa per la realizzazione e la sostenibilità delle iniziative.
Nel caso di una rete proponente, i ruoli, le competenze e le risorse messe a disposizione da ciascun soggetto coinvolto dovranno risultare chiaramente definiti e coerenti con la proposta progettuale complessiva; l’ente capofila sarà responsabile dell’attuazione dell’intervento e della sua rendicontazione.
Ambito territoriale
Verranno privilegiati i soggetti aventi sede nel territorio di intervento della Fondazione di cui all’art. 1, comma 3 dello Statuto, e le proposte progettuali realizzate nel medesimo ambito.
Termini di presentazione della proposta progettuale
Le proposte progettuali dovranno essere presentate utilizzando esclusivamente l’apposita procedura online accessibile dal sito istituzionale della Fondazione in una delle 2 seguenti sessioni erogative:
- dalle ore 9.00 di venerdì 1° gennaio 2021 alle ore 13.00 di mercoledì 31 marzo 2021;
- dalle ore 9.00 di giovedì 1° aprile 2021 alle ore 13.00 di mercoledì 30 giugno 2021.