L’obiettivo è quello di rafforzare il coordinamento a livello istituzionale e interno al Terzo settore potenziando la “capacity building, funzionale all’implementazione dell’offerta di servizi di supporto agli Enti del Terzo settore stesso”.
La Regione del Veneto, individua gli indirizzi prioritari che rappresentano gli orientamenti di valenza locale, di seguito evidenziati e stabilisce criteri e modalità per partecipare al presente Avviso:
Servizio sperimentale di "mobilità": sviluppare una rete di supporto al "Progetto STACCO", a favore dei cittadini che alla luce delle nuove condizioni di vulnerabilità venutasi a creare a seguito della pandemia hanno bisogno di conciliare le nuove esigenze organizzative e gestionali, familiari e personali, vita e lavoro (a titolo esemplificativo: persone separate in situazione di disagio socio-economico, madri sole con figli neonati, coppie che usufruivano dell''aiuto dei nonni, persone e famiglie che vivono in condizione di precarietà occupazionale, interventi funzionali all''assegnazione di cani guida per ciechi e ipovedenti, ecc.);
Rete di assistenza sociale a domicilio: Sviluppare una rete di servizi domiciliari a favore delle persone che vivono sole o in condizione di svantaggio sociale o limitata autosufficienza o che dispongono di risorse economiche limitate, mediante una ricognizione della reale dimensione del bisogno e di una risposta adeguata e strutturata (a titolo esemplificativo: aiuto domestico, cura della persona, piccoli interventi sull''abitazione, fare la spesa, disbrigo di attività di segretariato sociale, ecc.) da realizzarsi in sinergia con le reti territoriali già attive;
Cultura della "donazione di sangue, organi, tessuti e cellule": sviluppare una rete del terzo settore che promuova ulteriormente la cultura della donazione e un''adesione ancora più ampia da parte dei cittadini, con particolare attenzione alla rilevanza assunta dalla donazione del plasma in una fase critica ed emergenziale dovuta al contagio da Covid19. Al fine di rafforzare la sinergia già in essere tra le realtà impegnate nel settore e il sistema salute, le progettualità dovranno raccordarsi con le aziende Ulss di riferimento.
Promuovere, diffondere e praticare la cultura del volontariato e dei beni comuni, intercettando le potenzialità dei territori su cui i soggetti destinatari del presente Avviso operano e intervenendo per evidenziarne le possibilità di sviluppo sociale e culturale, nel rispetto del ruolo propulsivo e propositivo tipico del volontariato;
Formazione degli enti del Terzo settore, promuovendo forme di collaborazione, scambio di esperienze, formazione e aggiornamento, allo scopo di creare un sistema in grado di stimolare una cittadinanza attiva consapevole e orientata al bene comune, elaborando strategie comuni;
Mappare gli enti del Terzo settore: l''esperienza dei territori dimostra che la capacità di risposta ai nuovi bisogni da parte degli enti non profit è stata immediata e ha favorito la nascita di nuove forme di collaborazione e una straordinaria mobilitazione della cittadinanza attiva, espressione di un forte senso civico e solidaristico, che ha permesso il reclutamento e il coinvolgimento di nuovi volontari di giovane età. Ai fini di una conoscenza dei servizi che il territorio offre e per pianificare interventi plurimi in risposta ai bisogni emergenti, è necessario mappare i soggetti del terzo settore e del privato sociale no profit, conoscere i saperi, le buone pratiche e l''esperienza messe in campo.
I soggetti attuatori, singoli, capofila e partner, destinatari di contributo sono:
-Il Il finanziamento sarà finalizzato alla realizzazione delle seguenti tipologie di progetti: